Torino potrebbe non essere più il teatro di Autometrò, manifestazione dedicata alle auto d’epoca che potrebbe spostarsi nel 2023.
A quanto pare, Torino potrebbe perdere un altro evento auto per i costi eccessivi dei salino che rendono la città insostenibile per gli organizzatori.
Un vero peccato che toglierebbe alla città un altro evento amatissimo per il mondo auto, e un problema che potrebbe riguardare anche altri eventi, non solo legati al mondo delle auto.
A quanto pare il Lingotto, sede di tanti eventi, ha dei costi incredibili che non riescono a sostenere nemmeno grandi eventi con tantissimo pubblico.
I costi sono aumentati in modo importante, ecco cosa dicono gli organizzatori:
“Nel 2020 l’affitto era stato di 350 mila euro, a cui si sono sommati circa 200 mila euro di spese. Per il 2023 si rischia di pagare 650 mila euro per gli spazi, a cui si devono sommare le spese che potrebbero arrivare a 350 mila euro considerati i costi attuali dell’energia. Così non siamo nelle condizioni di proseguire”.
Un rincaro spaventoso quello del Lingotto che lo trasforma in un luogo praticamente inaccessibile e ai limiti dell’utile, dal momento che i costi non sono sostenibili praticamente per nessuno, nemmeno per eventi di grande impatto.
L’expo dedicato alle auto d’epoca potrebbe quindi avere un’altra sede, segnando così un’ulteriore fuga da una carissima Torino.
La crisi energetica e l’aumento dei costi generale, sta colpendo anche eventi di questo calibro. Il mondo auto è il più bersagliato della crisi attuale, con costi che diventano sempre più ingestibili, prezzi esorbitanti dei mezzi e del carburante.
Il costo del Lingotto, sembra rappresentare un momento di grande crisi dove i costi diventano un problema anche per eventi che richiamano migliaia di persone.
All’aumento generale sembra però aggiungersi un costo richiesto dalla gestione davvero elevato, che rischia però di rivelarsi un’arma a doppio taglio.
Creare una sede per eventi dal prezzo insostenibile può rapidamente portare a non avere più clienti.
Autometrò, che fino ad oggi ha avuto sede nella città piemontese, potrebbe per la prima volta spostarsi in un altro teatro.
Al momento la situazione è incerta, la speranza è che le cose si possano risolvere con un taglio dei prezzi. L’aumento però sembra troppo alto anche se ci fosse un leggero ridimensionamento.