A quanto pare la Commissione europea ha autorizzato sette Stati membri, tra cui l’Italia, a stanziare 3,2 miliardi di euro per lo sviluppo di batterie elettriche.
Il mondo auto si muove sempre di più verso il settore elettrico, vero trend che potrebbe addirittura sostituire diesel e benzina nei prossimi anni.
Gli investimenti vedono protagoniste Germania, Francia, Italia, Polonia, Belgio, Svezia e Finlandia, e “dovrebbero consentire di mobilitare ulteriori 5 miliardi di euro di investimenti privati”, spiegano fonti di Bruxelles, che ha deciso di inserire questo tipo di contributi nei contributi di Stato riservati ai paesi UE.
Si parla quindi di investimenti importanti che porteranno anche l’Europa a sviluppare le sue batterie elettriche dedicate proprio come accade con Tesla.
In particolare, la nuova linea, sembra una risposta diretta a General Motors che di recente ha attivato una joint venture per la produzione di questo genere di batterie.
Quello in corso è un “importante progetto di comune interesse europeo” (Piiec), che cinvolgerà 17 società del settore, tra le quali Bmw, Basf, Solvay e numerose Pmi.
Il rischio infatti è quello di vedere l’Europa tagliata fuori dal mondo delle batterie elettriche, quello che sembra il futuro del settore auto.
“L’intera catena del valore della filiera delle batterie potrà svilupparsi sul territorio europeo, permettendo così di mantenere una forte produzione industriale in Europa”, spiega il Ministero dell’Economia francese in una nota. “L’emergere dell’industria europea delle batterie – ha aggiunto – contribuirà al raggiungimento dell’obiettivo dell’Unione europea di diventare il primo continente carbon neutral entro il 2050”.
Una importante iniziativa che potrebbe permettere all’Europa di restare competitiva proprio in uno dei settori dove può vantare diverse eccellenze e aziende storiche.
Le auto elettriche sono destinate a caratterizzare il mondo automotive dei prossimi anni; la produzione di batterie diventerà quindi sempre più importante con il passare del tempo, mandando in pensione le precedenti tecnologie.