Coronavirus: il mercato auto potrebbe salvarsi a causa del virus?

L’epidemia di Coronavirus ha colpito duramente tutti i settori, mettendo in ginocchio quello auto.

Eppure le cose potrebbero non essere così nere per l’automotive.

A causa del virus infatti, gli spostamenti pubblici potrebbe subire un drastico stop, diventando mezzi poco utilizzati e rischiosi.

Proprio in questo senso, per evitare il contagio, lo spostamento in auto potrebbe tornare il modo principale in cui ci muoviamo.

Questo necessiterà per prima cosa l’avvento definitivo delle auto elettriche, per evitare il disastro ecologico.

Dall’altro lato, potrebbe rilanciare il settore, le cui prime avvisaglie iniziano a mostrarsi con un previsto boom di acquisti online.

Secondo gli analisti, il metodo di acquisto cambierà in modo drastico e le auto si compreranno principalmente online.

“Poiché la Cina è il più grande mercato automobilistico a livello mondiale – spiega l’Ipsos – abbiamo deciso di indagare il motivo per cui il Coronavirus sia riuscito a cambiare il modello di mobilità quotidiana dei consumatori e l’atteggiamento di acquisto di nuove auto”.

La forte sfiducia nei confronti dei trasporti pubblici spingerà quindi al massimo mezzi come le bici, gli spostamenti a piedi, e le auto.

I mezzi pubblici vengono ormai visti come mezzi che diffondono il virus, ed evitati il più possibile dalle persone.

Tra gli optional che vedono maggiore interesse troviamo climatizzatori con filtri antipolline, anti polvere o addirittura in grado di garantire l’isolamento da attacchi batteriolocici.

Un futuro diverso per l’automotive che potrebbe però reinventarsi.

Secondo gli analisti, starà proprio alle compagnie adattarsi a questo nuovo mondo e gestire al meglio la situazione.

La speranza è che, il nuovo sistema, garantisca anche posti di lavoro.

In questo momento di crisi infatti, quello che conta è riconvertire i posti di lavoro persi in qualcosa di nuovo che possa supportare le economie, ma soprattutto le persone.

Non ci resta che attendere e vedere dove andrà il settore.

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