Secondo quando riporta il Financial Times il Governo giapponese avrebbe tentato di unire Nissan e Honda.
L’obiettivo sarebbe quello di unire le due aziende nazionali in modo da creare una piattaforma più forte, in grado di affrontare l’attuale crisi del mondo auto.
Tra gli obiettivi ci sarebbe anche quello di potenziare il lavoro sui motori elettrici e su tutte le novità che stanno caratterizzando il nuovo automotive, che si muove sempre di più verso una ristrutturazione delle frabbriche per passare dalla produzione classica a quella smart ed elettrica.
Nissan è già coinvolta in un progetto assieme a Renault e Mitsubishi, un legame questo, che non è gradito all’interno del sistema giapponese, che vede nel piano poche prospettive di crescite per Nissan.
A quanto pare l’idea del governo era di unire le due aziende nazionali, Nissan e Honda, per favorire il settore e potenziare relativamente le casse dello stato.
Una partnership che potrebbe aiutare la compagnia a superare anche la crisi dovuta al caso Ghosn che ha messo in crisi il sistema giapponese nel 2018, con una serie di accuse reciproche e di pressioni.
A quanto pare però, le differenze tra Nissan e Honda sono davvero tante, così tante, da rendere molto difficile una partnership e ancora meno una fusione tra le due aziende.
Quello che è certo però, è che il mercato è cambiato, e in un sistema come quello attuale, le aziende, da sole, potrebbero avere grossi problemi sopratutto sul mercato internazionale.
Tra corsa all’elettrico e crollo della domanda, l’automotive si trova ad affrontare la più grande sfida di tutti i tempi, e non è detto che tutti i brand che conosciamo ne escano indenni.
Dal lato giapponese, le aziende possono ancora vantare la loro perfezione tecnica, e brand che sono sinonimo di qualità.
Il mercato è però molto liquido, e le tecnologie evolvono rapidamente, tanto da necessitare una conferma della posizione acquisita, anche dai colossi del settore.