Stellantis chiude il 2020 con risultati molto validi, archiviando la crisi del virus grazie a un quarto trimestre molto prestante di Fca e Psa.
La compagnia punta al 2021, anno di consolidamento per il nuovo asset e che non dovrebbe vedere lockdown prolungati.
Il CDA ha approvato la distribuzione di un miliardo tra gli azionisti, una mossa che mostra molto entusiasmo per il futuro della fusione.
Per il 2021, Stellantis dovrebbe vedere una crescita dell’8% in Nord America, del 20% in Sud America, del 10% in Europa, del 3% in Medio Oriente e Africa, del 3% in India e Asia Pacifico e del 5% in Cina.
Numeri molto importanti che sembrano aprire la strada al nuovo colosso del mondo auto.
Stellantis è riuscita a gestire il 2020 in modo positivo, nonostante la difficile sfida del coronavirus che ha visto, oltre allo stop della produzione, anche una contrazione del mercato con la domanda quasi a zero nel primo periodo della pandemia.
Il Covid ha comunque fatto danni pesanti che hanno ridotto le prospettive per Stellantis, in linea comunque con gli altri gruppi auto.
Carlos Tavares, amministratore delegato della compagnia, esprime la sua soddisfazione:
«Questi risultati dimostrano la solidità finanziaria di Stellantis, che nasce dall’unione di due gruppi sani e forti. Stellantis debutta posizionandosi in alto ed è pienamente concentrata sul raggiungimento delle sinergie preannunciate».
Una situazione molto incoraggiante per Stellantis che punta a lanciare le sue nuove auto nel 2021, con la possibilità di affermare sempre di più questo nuovo nome che vede la fusione di alcuni dei gruppi auto più importanti del settore.
Tra pandemia e sfida del motore elettrico, Stellantis sembra pronta ad affrontare il mercato con risultati molto positivi secondo le proiezioni.