Alfa Romeo produrrà solo su ordinazione

dopo la batosta dell’invenduto che ha colpito il mercato auto a livello mondiale, arrivano le prime contromisure, che potrebbero però fare enormi danni a livelli di occupazione.

La notizia arriva dal CEO di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, che ha annunciato l’intenzione di produrre, almeno per l’80%, le auto solo su ordinazione. Nella pratica, verranno prodotti solo i mezzi richiesti e venduti, in modo da evitare di creare stock che potrebbero rimanere invenduti, svalutandosi e creando costi alle aziende.

Una situazione allarmante, che mostra in che condizioni versa veramente il settore auto, con una produzione che si è praticamente arrestata e un eccesso di prodotti ancora invenduti.

Il progetto è quello di limitare al massimo gli stock, in modo da produrre solo quanto si potrà vendere. Una forma che ricorda per certi versi quella dei crowfunding e che potrebbe estendersi non solo al settore auto.

Da quanto riporta Imparato, questo nuovo modello non avrà un impatto sul lavoro.

Rimangono però forti dubbi su come sarà gestita la nuova domanda, non solo per Alfa Romeo, ma in generale per il settore. L’idea è comunque quella di calibrare la produzione e la logistica a seconda della destinazione geografica.

Questo almeno sulle proiezioni, che punterebbero quindi a produrre mezzi per determinati mercati, basati sulla domanda effettiva.

Resta però da capire come sarà gestito l’aspetto occupazionale nel caso in cui la domanda fosse molto bassa. Senza una produzione potrebbero infatti arrestarsi numerosi stabilimenti.

Una situazione che non si risolve comunque producendo in eccesso, ma che mette molti dubbi sul futuro del mondo auto, un settore che crea milioni di posti di lavoro, sia nella produzione vera e propria che come lavori collaterali, dal rivenditore al meccanico.

Il mondo vive in questo periodo un cambiamento, che difficilmente sarà arrestato. La preoccupazione più grande però, mentre le aziende in un modo o nell’altro continueranno a crescere e guadagnare, è il futuro dell’occupazione all’interno di un sistema che punta strettamente al profitto e che vede cambiamenti come quello dei motori elettrici, da soli motivo di produzione minore e di inferiore richiesta di personale.

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