La crisi europea inizia a mordere mostrando un crollo generalizzato su tutti i mercati con problemi ancora più gravi per le realtà già in bilico come il settore auto.
A segnare il crollo più clamoroso è Stellantis che sembra aver subito le perdite più grandi.
Il progetto che doveva risollevare le sorti del mercato auto per diverse società, sembra un buco nell’acqua con un periodo di timida crescita e una sequenza di crolli e aspettative disattese.
Il gruppo Stellantis, nato dalla fusione tra Fca e Psa, ha visto vendite in estremo calo, con crolli del 14,6% e 191.489 veicoli venduti.
Crolli ancora più elevati in UK dove l’azienda non ha venduto praticamente niente.
Una crisi che potrebbe travolgere i titoli della compagnia e che mostra un’europa devastata da una crisi che non ha fine, iniziata prima ancora con la pandemia e inasprita negli anni, anche a causa di una cattiva gestione delle politiche comunitarie.
Il crollo rischia di mettere in difficoltà anche aziende storicamente forti e i rispettivi paesi di appartenenza.
Ecco che troviamo Volkswagen, Renault, Bmw, Mercedes, tutte con cali impressionanti che mettono in discussione anche realtà che consideriamo molto solide e icone del settore.
“Mentre nelle massime istanze istituzionali dell”Unione Europea si continua a discutere delle magnifiche sorti e progressive dell’auto elettrica, nessuno è in grado di prevedere quando e come verrà superata la gravissima crisi che si è abbattuta sul mercato dell’auto italiano ed europeo con la pandemia e con tutte le altre sciagurate vicende che l’hanno seguita tra cui, in primis, la mancanza di componenti indispensabili per la produzione di auto”, parla così il Centro Studi Promotor, confermando che non è prevista un’inversione di tendenza su questa crisi senza precedenti.
Il mercato auto è quindi al collasso e a rischio, oltre alle aziende stesse, sono anche le realtà esposte ai titoli azionari delle compagnie del mondo auto, che potrebbe fare tonfi ancora più gravi di quelli già visti.
Se il calo di Stellantis in borsa è ancora contenuto, almeno negli ultimi giorni, la notizia delle pessime prestazioni della compagnia potrebbero portare a un crollo ancora più importante per i titoli azionari.
In generale la crisi del settore auto è estesa e potrebbe durare a lungo. La possibilità è che grandi nomi possano scomparire, o comunque essere integrati in altre realtà capaci di gestire meglio una situazione senza precedenti.
Staremo a vedere.