BMW i4 è la nuova berlina con motore elettrico del celebre brand tedesco. Il nuovo mezzo arriverà sul mercato nel corso del 2021.
Sarà disponibile in due versioni, sportiva e Performance.
BMW ha spiegato che l’auto avrà un’autonomia di 590 km (WLTP) e una potenza di 530 CV.
Le versioni più potenti vanteranno un’accelerazione da zero a 100 km/h in 4 secondi. N
Si tratta del lancio di un prodotto ad alto lusso, una berlina BMW con motore interamente elettrico e prestazioni di alto livello.
Nella conferenza di lancio si è parlato di riciclo dei materiali; la produzione senza tregua con materie prime rare sempre nuove sta diventando infatti insostenibile.
La stessa rivoluzione elettrica è una falsa rivoluzione dal momento che, per inquinare meno, è necessario trivellare e distruggere ancora di più il pianeta per ottenere i materiali di produzione dei motori elettrici.
Senza considerare le condizioni di lavoro di chi estrae queste materie prime, dove spesso troviamo situazioni di schiavitù e lavoro minorile che sfrutta il terzo mondo come fonte di materie e manodopera a basso costo.
BMW sembra al corrente della situazione e di quella falsa idea green comunicata da molte aziende, ma che si limita allo spostare altrove un problema mondiale, destinato ad avere ripercussioni.
Non cambia dove si inquina, ma ciò che accade inquinando.
La compagnia punta sempre di più anche all’elemento digitale; basti pensare al concetto di app esclusive acquistabili sullo store BMW che permettono di ottenere prestazioni uniche all’interno dell’auto, come la gestione AI di alcuni elementi o particolari funzioni dei fari.
Il progetto di BMW è quello di creare un’auto che dia il via a un mondo del lusso elettrico; auto potenti e dal design unico con prestazioni di livello anche con un motore elettrico.
Siamo praticamente agli albori di questo nuovo modo di fare auto.
L’unica perplessità è che, il motore elettrico, proprio per i problemi di produzione e per l’enorme costo ambientale, possa essere rapidamente sostituito, diventando una parentesi dello strano periodo che stiamo vivendo dove sembra che l’industria porti false soluzioni a problemi ben più complessi da risolvere che spostando il continente dove si inquina.
La stessa produzione di energia elettrica è un nodo che non risolve il problema e che potrebbe addirittura esacerbarsi con la diffusione delle auto elettriche ormai programmata da buona parte delle nazioni.