In Emilia, inizia la produzione della particolare auto elettrica cinese, una collaborazione Cina USA che darà vita a Job1, prima auto di FAW che vedrà luce in europa.
Si tratta di un investimento da un miliardo sull’Italia, che vede il gruppo statale FAW, assieme alla start-up americana specializzata in ingegneria e design Silk Ev, produrre il nuovo mezzo proprio in alcuni stabilimenti del modenese.
Silk Ev ha tre sedi : Modena, New York e Changchun. Sarà proprio a Modena che avrà luogo l’arrivo delle aziende cinesi nel mercato delle elettriche europee.
L’investimento, è supportato dagli investimenti Rothschild e vedrà nascere il primo mezzo che prenderà il nome di Job 1.
Il primo mezzo dovrebbe uscire nel 2021.
FAW è una delle più importanti case di produzione di auto cinesi con 4 milioni di veicoli venduti in Cina e una fatturato da 90 miliardi.
Il lockdown sembra non aver rallentato la Cina che si trova in questo momento tra i pochi stati dove la produzione non si è mai davvero fermata, a parte aree circoscritte su un territorio enorme.
Proprio questo elemento sembra spingere l’avvento delle auto cinesi nel mercato europeo dove, come accaduto nel settore mobile, presto, nomi misconosciuti come FAW potrebbero diventare uno standard di produzione.
L’accordo prevede inoltre l’investimento di 10 miliardi di yuan (1,3 miliardi di euro).
La cina sfrutta così al massimo il suo vantaggio sulle batterie elettriche.
La Cina è infatti la nazione che detiene il 90% delle materie prima per la produzione di questo prezioso elemento.
Nonostante gli investimento americani ed europei, sembra che l’era delle auto elettriche sia destinata a premiare la Cina, che parte da un grande vantaggio e può approfittare di un periodo di grande incertezza e della lentezza con cui i grandi brand hanno reagito alla rivoluzione energetica.
Non ci resta che attendere maggiori dettagli sulla nuova serie di auto.