Il tentativo di risollevare i settore dell’automotive dalla crisi che l’ha colpito e ancora oggi segna numeri preoccupati, passa anche dall’innovazione, nello specifico da Torino.
E’ proprio il capoluogo piemontese la città che ospiterà un vero e proprio polo tecnologico dedicato all’innovazione nel settore e che vedrà importanti investimenti da parte del governo.
L’iniziativa, infatti, fa parte dei 50 punti del Decreto Rilancio, che comprendono diverse strategie per far ripartire il paese supportandone le diverse economie.
Quello di Torino è un importante progetto che vede la partecipazione del Manufacturing Technology Center di Mirafiori e del polo dell’automotive di Torino.
Anche in questo caso si punta a energie alternative e, in generale, a uno sviluppo del mondo auto in senso ecosostenibile che crei una vera e propria rottura con il sistema attuale spingendo sempre di più auto poco inquinanti col grande sogno di arrivare a un’impatto zero.
Secondo gli ultimi dati, registrati nel 2019, le auto ecologiche sono solo lo 0,7% delle vetture circolanti in Italia.
Proprio in questo senso si muove il lavoro che sarà svolto nel nuovo polo di Torino, che diventa così un luogo di innovazione e progresso per il settore.
Presto si terrà una riunione dedicata che vede la partecipazione di Comune, Regione, Api, Unione Industriale, Camera di Commercio e Politecnico di Torino.
Sarà la città stessa a gareggiare per ottenere i 20 milioni promessi dal Governo per realizzare questo innovativo polo, dove potrebbe nascere la risposta italiana a un mercato radicalmente cambiato.
I lavori per la realizzazione del polo dovrebbero iniziare già nel 2021, e portare al nostro paese un’eccellenza all’interno di un settore mai così in crisi come allo stato attuale.
La ripartenza, e la sostenibilità del settore passa anche dall’innovazione.
La speranza è che l’iniziativa possa diventare un successo permettendo magari all’Italia di tornare competitiva anche sulla realizzazione di nuove tecnologie e puntando sempre a sistemi ecologici ed ecosostenbili.
Non ci resta che attendere le prossime notizie su quella che sembra una grande scommessa per il nostro paese.