La nuova Peugeot e-208 sarà utilizzabile con i costi attuali?

Il mercato auto sembra ignorare le sorti del mondo proponendo prodotti che potrebbero non funzionare nemmeno nei prossimi mesi.

Una è la Peugeot e-208, mezzo progettato nella frenesia elettrica che sta andando a sbattere con il semplice fatto che l’elettricità non c’è.

Ecco quindi un mezzo creato per un realtà immaginaria, che non si è però realizzata, ritrovandosi in un cupo contesto che va ben oltre l’immaginazione delle compagnie.

La sorte della nuova creazione di Peugeot potrebbe toccare un po’ a tutte le elettriche, condannate ad avere costi proibitivi e con possibili razionamenti che non permetterebbero nemmeno di ricaricarle.

Alla fine dei conti, la benzina, pur con i folli aumenti, potrebbe essere molto più economica a reperibile dell’elettricità, energia che in UE potrebbe diventare merce rarissima e dai costi esorbitanti, concentrata sulle abitazioni e sulle gestione delle strutture fondamentali.

Ecco quindi un mezzo che venta una notevole autonomia, che ora arriva a 400 km, ma che non fa i conti con quanto costerà ricaricare una batteria di questo tipo e dove sarà possibile reperire l’elettricità.

Si uniscono al pacchetto pompa di calore e altre tecnologie che sembrano già arrivare da un lontano passato.

L’idea è che la crisi attuale possa troncare definitivamente le gambe al progetto elettrico, con batterie che prendono fuoco, mettendo in discussione la sicurezza di questi mezzi, e il progetto iniziale ecologico che sembra crollare sotto alla pressione del caro energetico.

Produrre energia è difficile, produrne pulita sta diventando quasi impossibile.

In tutto questo le aziende auto sembrano cadute in una trappola pericolosa, quella di aver investito su una tecnologia che potrebbe sparire e diventare un tentativo storico di cambiare l’alimentazione auto, ma arrivato forse nel momento più sbagliato in assoluto.

Staremo a vedere quale sarà l’impatto di questa situazione sul mondo auto, ma le proiezioni sono davvero preoccupanti.

Il rischio è di vedere enormi investimenti buttati via, o almeno sospesi in attesa di un cambiamento.

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