E’ il momento di un restyle per Suzuki Ignis.
L’auto cambia così il suo aspetto con un profilo cromato ineditointorno ai fari anteriori, un inserto grigio dove si trova il fascione e una nuova mascherina con quattro fregi verticali invece di quelli orizzontali del modello base.
Cambiano anche i fari fendinebbia, posizionati più in alto nel fascione, e il paraurti posteriore.
Maggiorata poi l’escursione delle sospensioni, con una altezza da terra cresce di 1 cm e raggiunge i 19 cm.
Tra le novità troviamo inoltre i nuovi colori: avorio, giallo e verde.
Gli interni di Suzuki Ignis 2020 cambiano radicalmente niente più inserti bianchi, ma un total black che ne definisce il nuovo stile, arrivano poi fregi sulle maniglie che arricchiscono il restyle di questo mezzo di grande successo.
Suzuki Ignis monta un motore benzina 4 cilindri 1.2, che si allinea alla normativa Euro 6d.
Viene sacrificata un po’ di potenza per un motore più adatto all’ecologia.
Ecco che se ne vanno 83 CV, 7 in meno di prima, e 107 Nm di coppia (13 in meno).
Tra le novità dal lato tecnico troviamo poi l’Integrated Starter Generator (abbreviato in ISG), alternatore che supporta il 1.2 in alcune situazioni, migliorando le prestazioni del mezzo.
Suzuki Ignis è omolata come auto ibrida.
L’ISG viene però alimentato attraverso un nuovo pacco batterie, con una capacità aumentata.
Il motore elettrico interverrà quindi in modo più efficace sul motore benzina, alleggerendo i conumi e riducendo le emissioni che si attestano mediamente a 5,1 litri per ogni 100 chilometri.
Si tratta di un mezzo interessante che non stravolge una formula vincente ma riesce comunque a proporre una serie di novità interessanti.
Per quanto riguarda il prezzo di Suzuki Ignis, si parla di un costo di partenza di 16.000 Euro, per la versione base, con aumenti a seconda degli accessori e delle scelte.