La Stellantis di Melfi utilizzata per la produzione di Fiat 500X, Jeep Renegade e Compass potrebbe cambiare prodotto, ottenendo qualche sicurezza di produzione.
La fabbrica infatti è sottoposta a continui stop per una carenza di domanda.
Il gruppo Stellantis sarebbe però a lavoro su quella che definisce una “superlinea” che prevederà l’assemblamento dei nuovi quattro nuovi modelli elettrici.
A spiegarlo è lo stesso sindacato Uilm, che spiega come Stellantis abbia dei piani per gli stabilimenti italiani, sofferenti in questo periodo a causa del crollo della domanda auto a livello mondiale.
Le auto vivono infatti un periodo difficile, che si ripercuote su chi le auto le produce per lavoro. I veicoli elettrici hanno poi un costo umano molto grave; per assemblare un’auto elettrica, serve infatti meno personale.
Il dubbio di tanti è che la corsa all’elettrico possa creare una crisi di lavoro nel settore, accrescendo i portafogli dei produttori e tagliando personale dagli stabilimenti.
Secondo quanto riportato comunque, Melfi sarà il primo stabilimento italiano a vedere i nuovi modelli.
A partire dal 2024, la fabbrica produrrà diverse linee di auto elettriche prodotte da Stellantis.
Si parla però di riorganizzare la produzione, con una capacità produttiva pari a 400.000 vetture annue e personale organizzato su 19,5 turni.
Il cambio di produzione potrebbe però costare il posto almeno a 700 persone. Ulteriore segno che la tanto decantata rivoluzione elettrica, che abbiamo già visto impattare forse in modo più grave sull’ambiente, avrà anche un costo di personale.
Il rischio è di vedere sempre meno posti di lavoro nel settore auto. Posti che non saranno sostituiti da nuovi posti, dal momento che questo tipo di produzione punta sempre di più all’automazione.
Non mancano le perplessità di fronte a un settore che, oltre a zoppicare e a reggersi sui contributi nazionali, sembra destinato a dare sempre meno lavoro alle persone.