Anche a maggio l’automotive è in profonda crisi

I numeri dell’automotive, crollati in modo drastico negli ultimi mesi, non si risollevano nemmeno a maggio dove, nonostante le riaperture, continuano a calare, facendo preoccupare il mondo, soprattutto per il rischio economico di questa crisi senza precedenti.

La situazione non è paragonabile ad aprile, con un azzeramento delle vendite, ma è comunque sintomo di un mercato che potrebbe non riuscire a rialzarsi, e doversi assestare su un volume d’affare e una domanda molto più ridotta.

A rischio sono i posti di lavoro di chi lavora nel settore, oltre agli introiti nazionali dei paesi che puntano molto sul settore auto.

A maggio in Italia sono state vendute circa 100.000 auto, un crollo del 50%, sui numeri medi del perido.

La situazione è quindi drammatica e il mercato auto è davvero a rischio, oggi come non mai.

A preoccupare sono anche i tonfi in borsa che vedono diverse ricadute causate dai numeri e dalle stime degli analisti che prevedono un anno estremamente difficile.

Con l’arrivo del virus e con i lockdown, il mercato dell’auto è entrato in una fase mai vista prima, un tipo di crisi nuovo dal quale l’automotive potrebbe risollevarsi solo con cambiamenti senza precedenti.

La crisi dell’auto a colpito duro anche in Italia, dove sono in tanti a chiedere incentivi specifici per gestire questa situazione che potrebbe non avere risoluzione senza un piano adeguato.

Il forte rischio è che la domanda non cresca, portando avanti questa situazione di crisi che sembra non avere fine.

Tra le richieste del mondo auto c’è una burocrazia semplificata e degli incentivi seri che rendano più abbordabili le auto elettriche, unica rivoluzione tecnologica del settore che sembra però ancora un mezzo business, impossibile da acquistare a causa dei prezzi elevati.

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